"I nizzardi meritano un sindaco di sinistra": il segretario generale del Partito Socialista Pierre Jouvet fa campagna elettorale a Nizza

Pierre Jouvet, eurodeputato e segretario generale del Partito Socialista, si trovava venerdì a Nizza per la campagna elettorale per le elezioni interne del 5 giugno. Davanti ai membri delle Alpi Marittime, ha difeso la linea di Olivier Faure, attuale Primo Segretario, candidato per un nuovo mandato, contro Nicolas Mayer-Rossignol, sindaco di Rouen, e Boris Vallaud, presidente del gruppo PS all'Assemblea Nazionale.
Cosa contiene il testo guida che porti con te?
Proponiamo una strategia chiara per le elezioni presidenziali: costruire una piattaforma che riunisca personalità come François Ruffin e Raphaël Glucksmann. Se la sinistra non sarà unita non potrà arrivare al secondo turno e il Presidente della Repubblica si chiamerà Marine Le Pen. Dopo 10 anni di macronismo, che avrà fratturato il Paese, la barriera repubblicana non si ripresenterà più. E il voto utile su Edouard Philippe o Gabriel Attal non funzionerà. Il nostro compito è impedire all'estrema destra di arrivare al potere e proporre un progetto alternativo.
Dopo l’implosione del Nuovo Fronte Popolare, l’unione della sinistra è ancora credibile?
In passato abbiamo avuto alleanze elettorali che hanno funzionato. Ma dopo il 7 ottobre e gli attacchi terroristici di Hamas, abbiamo un problema di valori che ci impedisce di allearci con La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon per le prossime elezioni presidenziali. La nostra responsabilità è quella di riunire il resto della sinistra non mélenchonista e di portare avanti un forte progetto politico di trasformazione. Il congresso del Partito socialista [che si terrà dal 13 al 15 giugno a Nancy] si inserisce in un arco temporale il cui tema centrale è la preparazione delle elezioni comunali. Abbiamo già investito più di 300 leader nei territori in fase di riconquista, come nel caso di Patrick Allemand, qui a Nizza.
Qual è la strategia del PS per questa scadenza?
La strategia che stiamo perseguendo è quella di guardare alla realtà elettorale, alla realtà attuativa e alla sua concretizzazione territorio per territorio. Non ho difficoltà ad affermare che in alcune città dovremo schierarci dietro un ecologista o un comunista, ma che in altre dovremo avere reciprocità.
Quale messaggio vuole trasmettere ai nizzardi con questo imminente duello tra Christian Estrosi ed Eric Ciotti?
Qui abbiamo l'apice dello scontro tra estrema destra ed estrema destra. Non resteremo spettatori di tutto questo, non ci divideremo e non riproporremo gli stessi effetti del 2020. Esorto tutti ad essere responsabili e a comprendere cosa sta accadendo. La quinta città più grande della Francia non è, in termini di trasformazioni politiche, alla pari con il resto delle grandi metropoli francesi. Ci sono cambiamenti che non sono stati apportati sul tema della transizione ecologica, delle politiche verdi, dell'edilizia abitativa e della solidarietà. La sinistra deve essere in grado di realizzare e proporre il cambiamento. Dobbiamo procedere verso un voto efficace e utile. Nizza merita un sindaco di sinistra.
Nice Matin